Anno 2015 … dove andiamo in vacanza? Che ne dici della Namibia? Magari per quest’ anno andiamo negli USA.
Anno 2016 … dove andiamo in vacanza? Che ne dici della Namibia? Magari per quest’ anno andiamo in Islanda.
Anno 2017 … dove andiamo in vacanza? Che ne dici della Namibia? Magari per quest’anno andiamo in Alaska.
Anno 2018 … dove andiamo in vacanza? Che ne dici della Namibia? Ok, dai magari quest’anno andiamo in Namibia!
Più o meno questa è stata la genesi della decisione delle vacanze
in Namibia. Maurizio ci aveva già pensato (e provato) più e più
volte, ma Sandra (la sottoscritta, dunque) non era completamente
convinta di questa destinazione. Non ero convinta per un po' di
motivi, il primo innanzitutto era una questione di avvistamento
animali. In Namibia c’è l’Etosha che è un parco un po'
particolare sia per la vegetazione sia la morfologia del territorio .
Dopo aver visitato il Masai Mara e il Serengeti il timore che questo
risultasse un po' sottotono rispetto agli altri due era un motivo di
reticenza nei confronti della Namibia.
Un’altra serie di motivazioni era che , a parte la Skeleton Coast,
non riuscivo a focalizzare bene cosa ci fosse “di bello da vedere”
in questo paese, inoltre a detta di moltissime persone, la Namibia è
davvero pericolosa e difficile da girare …sicuramente bucherete le
gomme dell’auto e poi ci vuole assolutamente una 4x4 e poi….insomma
un po' di motivazioni che tutte insieme mi avevano procurato del sano
terrorismo psicologico !
Con il senno di poi, dopo averla visitata abbastanza bene , posso
davvero affermare che di cose da vedere ce ne sono moltissime e sono
davvero fantastiche , assolutamente imperdibili , e con un po' di
attenzione a prudenza la Namibia è assolutamente fattibile
(soprattutto perché ha guidato Maurizio per tutto il viaggio..LOL).
Auto e trasporti: Per quanto riguarda l’organizzazione e la
prenotazione del nostro viaggio ci siamo affidati alla HB Safaris,
un’agenzia locale gestita da Emiliano che, in collaborazione con la
fantastica Stefania, si sono occupati di tutte le prenotazioni delle
sistemazioni e dell’auto. Sempre per il motivo spiegato prima, per
l’auto abbiamo optato per una 4x4 che ci trasmettesse tranquillità
e solidità. Quale auto migliore di una fantastica Hylux Toyota con
doppio serbatoio e doppia ruota di scorta? E’ stato davvero un
carro armato indistruttibile che ci ha accompagnato fedelmente per
tutto il viaggio, e , ancora più di quanto già successo in Islanda,
mai scelta fu più azzeccata!!!
Nel nostro itinerario abbiamo incrociato un po' auto 2x4 , ma
considerando le condizioni delle strade namibiane (tra l’altro per
il 70% non asfaltate) non avrei voluto fare cambio per niente al
mondo… già con il nostro mostro arrivavamo all’Hotel alla sera
stanchi, frullati e pieni di terra, figuriamoci se avessimo dovuto
viaggiare con un mezzo più piccolo!
Visto: per
visitare la Namibia non c’è visto (fino a 90 gg) .
Pernottamenti: La nostra indicazione specifica che abbiamo trasmesso
a Stefania era : vogliamo dormire all’interno dei Parchi! E sì,
perché l’esperienza insegna e sappiamo perfettamente che le
occasioni migliori per avvistare gli animali e per porte godere dei
momenti più tranquilli della giornata , è quella di trovarsi nel
parco prima degli altri e questo è possibile solo se si ha la
fortuna (e lungimiranza) di prenotare all’ interno .
Quindi sia per l’ Etosha, sia per il Namib , che per la zona della
Rift Valley, la nostra richiesta è stata chiara e precisa. Ci siamo
mossi con l’organizzazione ancora prima di Natale , ma nonostante
questo, abbiamo dovuto incrociare le dita e aspettare pazientemente
che la “lista di attesa” delle prenotazioni potesse favorirci e
confermare che le camere per i nostri pernotti fossero disponibili. E
abbiamo fatto bingo ! Tutte le sistemazioni che avevamo scelto alla
fine sono state confermate, quindi il nostro programma era proprio
come lo avevamo desiderato!
Pasti e cibo: A parte le notti trascorse a Windhoek e a Swako , dove
abbiamo scelto personalmente i ristoranti per le cene (e che cene !!)
, tutte le altre sistemazioni prevedevano la soluzione di mezza
pensione inclusa.
Le cene
all’interno dei parchi sono state abbastanza pietose, al limite
della sopravvivenza. Essendo i parchi (e i relativi lodge
all’interno) di gestione statale non si hanno alternative , bisogna
accontentarsi di quanto viene proposto ai turisti che pagano delle
cifre spropositate pur di pernottare qui.
Quindi , visto che l’avevamo fortemente voluto è stata una scelta conscia , lo sapevamo e l’avevamo già messo in preventivo. Le cene proposte negli altri lodge invece sono state di livello medio/buono. Alcune strutture avevano delle proposte più curate e raffinate, altre più basiche. Comunque in generale ci siamo trovati discretamente bene e anche se siamo tornati un pò dimagriti, non abbiamo di certo patito la fame.
Clima: Brrrrr ma che freddo fa in Namibia? Appena atterrati abbiamo indossato una felpa pesante che, insieme ai pile , ci ha accompagnato fedelmente per almeno metà della nostra vacanza. Fin dalla partenza verso la zona Sud del Fish River Canyon, fino ad arrivare alla Skeleton coast e a risalire fino al Groetberg abbiamo trovato molto freddo .
Spesso alla mattina trovavamo la macchina ghiacciata , siamo arrivati
fino a -4° al Bagatelle. Un freddo così pungente è stato
abbastanza anomalo anche per i locali , un anno particolare che
obbligava , sia all’interno delle camere sia nei ristoranti a
cercare il tepore dei camini e del riscaldamento (in quelle poche
strutture che erano organizzate per farlo funzionare decentemente) .
Verso la zona più
a Nord (Opuwo) e nell’Etosha , abbiamo invece abbiamo potuto
scaldarci ben bene perché lì le temperature erano decisamente più
calde.
Sicurezza: Non possiamo esprimerci molto in merito perché abbiamo
avuto davvero pochissime occasioni di entrare in contatto con i
locali. A parte delle piccole passeggiate a Swako (località molto
turistica ) e qualche altra sporadica occasione , le nostre
esperienze si sono davvero contate sulle dita di una mano. Potremmo
supporre, un po' come in genere in tutti i paesi dell’Africa e non
, che muoversi da soli in certi frangenti e in certe zone potrebbe
risultare particolarmente pericoloso. Ma a parte questa consueta
regola del viaggiatore prudente, non ci sentiamo di aggiungere altro.
Natura e parchi: La Namibia è l’espressione della natura
all’ennesima potenza. Oltre all’Etosha, che abbiamo trovato
davvero molto interessante ed effettivamente diverso ed alternativo
rispetto ai classici parchi africani già visitati, i paesaggi
namibiani sono un susseguirsi di natura e meraviglie incredibili ed
uniche.
Il plus della vacanza in Namibia è stato sicuramente il vantaggio di
averla potuta visitare in autonomia con la nostra auto e i nostri
tempi. Consigliamo quindi di vincere la naturale paura che le strade
sterrate e a buchi e ondine possono trasmettere, sarà sicuramente
un viaggio avventuroso (quello più “estremo” che abbiamo fatto
finora) , e un po' provante sia fisicamente che a livello di impegno,
ma rimarrete sicuramente incantati e rapiti da quello che la Namibia
vi regalerà ogni giorno, in un continuo susseguirsi di emozioni
irripetibili !!
P.S. per la cronaca , siamo stati davvero bravi , non abbiamo né
bucato, né rotto il parabrezza della macchina, una situazione così
anomala e fortunata che nemmeno l’autonoleggiatore voleva crederci
!!